Il quotidiano impegno nella relazione di aiuto con utenti disabili e/o anziani, la ricerca continua di un equilibrio tra la soddisfazione dei bisogni degli utenti e quelli dei loro familiari, così come le caratteristiche del contesto di lavoro, possono sollecitare notevolmente l’operatore/operatrice, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico-emotivo. La crisi economica impone la richiesta al lavoratore di una sempre maggiore flessibilità ed efficienza. Per tutti questi motivi si rende necessario per l’operatore investire un po’ del proprio tempo e delle proprie risorse economiche per scongiurare di andare incontro a burn-out (logoramento del benessere fisico e esaurimento delle risorse emotive) e per migliorare la qualità del proprio lavoro affinché essa diventi la garanzia della continuità lavorativa.
Il gruppo di supervisione si propone come uno spazio di condivisione delle esperienze lavorative finalizzato a:
- condivisione delle difficoltà;
- incontrate sul posto di lavoro e delle implicazioni emotive;
- confronto con colleghi/e che vivono situazioni analoghe da prospettive e con professionalità differenti;
- costruzione e/o consolidamento di una rete di supporto;
- valorizzazione del proprio bagaglio di competenze e apprendimento di nuove.